LIFE HACKS / RIFACIMENTI FAI-DA-TE
Omaggio a Josef Sudek
2017 / klasická fotografie, 6 x 7 / inkjet print
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La lattina di coca-cola come portamatite, la noce di cocco tagliata a metà e imbullonata insieme come portacenere, un vasetto da cetrioli sottaceto come vaso o per la conservazione delle erbe aromatiche secche, un servizio da tè di porcellana ben esposto, pieno di bottoni, ruote dell’orologio e spiccioli, il bicchiere da birra piccola rubato in una birreria, per esempio per custodire biglietti con appunti, e, vecchi CD o una girandola delle bottiglie di plastica tagliate a strisce, appese in giardino per spaventare gli uccelli.
Rifacimenti fai-da-te rappresentano un’idea utile. Con riguardo alla regione e all’ambiente sociale può essere una nozione molto larga. Riciclaggio pittoresco popolare (non solo) degli oggetti d’uso quotidiano prodotti industrialmente sono un mainstream popolare e un meccanismo sociale inosservato.
La personalità più importante che indirettamente avvertisce a questo fenomeno è Josef Sudek. Già all’inizio degli anni ’50 ha messo una rosa in un recipiente primariamente destinato alla miscelazione della fotochimica da laboratorio – così sono nate le sue fotografie tra le più famose, connettenti la natura morta con la finestra dello studio. Sudek non solo separa visualmente il suo mondo spirituale da quello esterno, esistente dietro le finestre dello studio, ma il suo scambio della funzionalità del vetro da laboratorio per il vaso lo possiamo percepire come una forma di ironia, dell’umorismo nero, iperbole, ma anche di status sociale, grado professionale, di passatempo, o al contrario di vincolo affettivo con qualcuno in famiglia… Simili miglioramenti o rifacimenti ce li ha ognuno di noi intorno a se e magari dicono di noi più di quanto noi stessi ce ne rendiamo conto.